22 Marzo 2024
lettura in 6 minuti

Qui si fa la moda (sostenibile)

di Bergamo per Giovani

C’è una piccola rivoluzione in corso nel mondo della moda, e la sta facendo la Gen Z: nell'ultimo anno il 58% di chi è nato/a tra il 1997 e il 2012 ha fatto almeno un acquisto di seconda mano (report 2023 ThredUP). Una tendenza in costante crescita, trainata dalla popolarità delle app dove si vende e acquista usato e dal rifiorire di mercatini e negozi vintage.

È una rivoluzione che passa anche dalle parole: quello che tempo fa si sarebbe definito "usato" adesso è "pre-loved": letteralmente "precedentemente amato", come a voler comunicare che gli abiti che si cedono hanno una storia e un valore. Non sono semplicemente roba vecchia di cui disfarsi.

Acquistare second hand aiuta sicuramente a risparmiare, ma non è solo questo il punto. C'è una nuova consapevolezza sull'impatto che l'industria della moda, e quindi i nostri consumi, ha sull'ambiente. Ne abbiamo parlato con Ester e Miriam di Oltre Spazio Aperto e Solidale, un gruppo di ragazze e ragazzi che aspirano a promuovere un dialogo aperto e partecipato su temi diversi - tra cui la sostenibilità - che stimoli sguardi critici e consapevoli sulla realtà e che si concretizzi in iniziative sociali e culturali.

Vestire second hand non è più un tabù, anzi. Cosa è cambiato?

È vero, per molte persone, soprattutto della nostra generazione di ventenni, vestire usato non è più un tabù, anche se lo resta comunque per una parte della società. Secondo noi questo cambiamento dipende principalmente da due fattori.

Il primo è legato alla diffusione delle informazioni. Negli ultimi anni i social hanno "smascherato" tutto quello che c'è dietro la moda fast fashion e ultra fast fashion, l'industria della moda veloce che sfrutta persone e ambiente. Le inchieste, le immagini, le informazioni sempre più accurate su come vengono prodotti i vestiti e con quali danni... Questo ha permesso a tante persone di capire il reale impatto dell'industria della moda, e quindi degli abiti che, probabilmente, fino a qualche anno prima compravamo senza rifletterci troppo.

Il secondo fattore è il ruolo che hanno avuto i movimenti ambientalisti nati negli ultimi 5 anni, come ad esempio Fridays for Future. Grazie alle azioni di sensibilizzazione sempre più persone hanno compreso l'urgenza della crisi climatica e hanno sentito la necessità di trovare delle soluzioni. Sicuramente vestire usato è sembrata una via possibile.

Molto nel concreto, quali sono secondo voi le motivazioni che spingono a comprare usato?

Il desiderio di fare delle scelte consapevoli e di non stimolare la sovrapproduzione. Di risposte al fast fashion ce ne sono tante, ad esempio ci sono anche soluzioni di moda etica, ma il grande vantaggio del second hand è che non richiede la produzione di cose nuove.

Secondo noi l'urgenza che sentiamo come generazione è quella di non produrre quello che non ci serve e di usare ciò che già esiste. Al mondo esistono talmente tanti vestiti che non ci sarebbe bisogno di produrne di nuovi per vestire le persone.

C'è anche il bisogno di trovare delle soluzioni collettive, delle modalità meno istituzionalizzate e formalizzate per poter dare una risposta al problema: con gli swap party [feste in cui ci si scambia vestiti che non si usano più] anche chi non può permettersi economicamente di comprare un capo ha la possibilità di averlo. È una soluzione creativa e paritaria che dà a tutte e tutti accesso a beni primari come sono i vestiti.

Ci raccontate un po’ il vostro progetto? Che cosa vi ha spinto a crearlo?

Lo spazio Oltre si trova ad Almenno San Salvatore, in provincia di Bergamo, e vuole essere un luogo di confronto, di socialità, di sostegno mutuale e solidarietà.
Questo spazio nasce in continuità con il progetto della Cooperativa Lumaca per restituire e incentivare lo spirito comunitario e solidale che la Lumaca ha iniziato ormai vent’anni fa.

Il progetto è nato nel 2021 e negli anni abbiamo curato iniziative di vario tipo: la "spesa amica" per chi durante il covid aveva bisogno di supporto; una scuola di italiano autogestita con ragazze e ragazzi dell'accoglienza diffusa e un aperitivo multiculturale nel nostro paese; una mostra a contrasto della violenza di genere; eventi tematici con ospiti diversi. Il nostro progetto più recente e duraturo è il mercatino di vestiti usati (o swap party).

Il nostro mercatino funziona come baratto oppure a offerta libera (i proventi sono a sostegno di associazioni come Mesa Popular) e nasce dall'idea di creare un'alternativa accessibile e sostenibile alla fast fashion. Raccogliamo vestiti usati da donazioni e li rimettiamo in circolo all'interno di eventi o mercati in cui siamo ospitate.

L'idea è nata in realtà da un nostro bisogno: qualche anno fa a Bergamo e provincia non erano ancora molto diffusi i mercatini dell'usato, e abbiamo pensato di dare una risposta locale a una necessità che sentivamo anche noi.

Quali sono i vantaggi del second hand? Cosa diresti a un amico o amica che ha dubbi per convincerlo/a a provare?

Innanzitutto i pezzi che trovi sono unici. Ogni vestito ha una sua storia, e secondo noi è una cosa bella "portarsi dietro" le avventure di un'altra persona.

È poi un modo economico di procurarsi i vestiti di cui si ha bisogno. Non tutti i negozi second hand in realtà sono così accessibili, ma sicuramente gli swap party sì, perché si tratta di scambiare ciò che si ha già.

A chi ha qualche dubbio diremmo: vieni a uno swap party, anche solo a dare un'occhiata. Spesso si pensa che i vestiti usati siano vecchi e in pessime condizioni, ma in realtà non è così: sono solo vestiti che qualcuno non usa più, come capita a tutte e tutti noi.

A proposito di swap party: giovedì 4 aprile dalle 18 è in programma il vostro primo swap party allo Spazio giovanile di via Gandhi 3. Che cosa possiamo aspettarci?

Sarà un'occasione per stare con persone nuove e trovare vestiti pazzeschi. Non potete mancare!


Lo swap party del 4 aprile è stato organizzato insieme agli e alle studenti del Liceo Paolo Sarpi durante un PCTO in collaborazione con le Politiche giovanili. Hanno realizzato anche la card promozionale e i contenuti social che usciranno sui nostri canali nelle prossime settimane. Spargete la voce, ci saranno pezzi unici da scambiare, musica e aperitivo offerto!

Bergamo per Giovani

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